“Ma tu sei un bambino o una bambina?” “Non ti metti mai la gonna?” “Ti piacciono i maschi o le femmine?” – Io a sperimentare sull’equilibrio di MASCHILE e FEMMINILE ho iniziato presto.
Non ho mai sentito il bisogno di dare una definizione a quel che “sono” (o non sono) e in quale IDENTITÀ questo mi ponesse. Tuttavia ci sono stati passaggi della vita che mi hanno imposto di fare ordine e ATTUALIZZARE il contatto con il mio maschile e il mio femminile e me ne hanno fatto comprendere la CRUCIALE IMPORTANZA.
Ad esempio quando la MAMMA invecchiava e il cambio di equilibrio nel rapporto modificava il rapporto con il femminile in me. Stessa situazione per il PAPÀ e il maschile. Oppure durante le GRAVIDANZE, quando il corpo viveva una trasformazione ormonale e fisica intensa, portando un adattamento altrettanto intenso nell’equilibrio interno.
Ma anche senza coinvolgere passaggi così forti, a me capita onestamente TUTTE LE MATTINE di osservarmi nello specchio e cercare il punto preciso in cui maschile e femminile si incontrano e mi FANNO STARE BENE. La trovo una pratica di centratura semplice e molto efficace.
A CERCARE un CONTATTO con femminile e maschile si parte ognuno da punti diversi: orientamento sessuale, genitori, spiritualità, figli, ambito professionale… il fatto è che si parte TUTTI. Punto.
Non esiste nessuno che non abbia necessità di trovarlo, questo contatto. E poi di ritrovarlo ancora, in fasi diverse della vita. E ancora. E RIATTUALIZZARLO di volta in volta.
Non si tratta (solo) -spero di spiegarmi e che abbiate letto sino a qui 😅- di trovare la propria identità sessuale/familiare/lavorativa. Si tratta di conoscere il CIELO e la TERRA che abbiamo dentro. La MADRE e il PADRE che sono in noi.
Perché al di là di quel che si vede fuori, avere un contatto SERENO e fluido con maschile e femminile in noi è una chiave che apre sulla TERRA moltissimi PORTALI.
Di Ricordo, di presenza.
E soprattutto di FELICITÀ.