Ho chiesto a un albero se dovrei avere paura del Coronavirus.
L’ho chiesto mentre passeggiavo nella foresta lombarda, nel week end quando si parlava di chiudere le scuole e i negozi.
La risposta:
“Se io mi DISTRAGGO, se per troppo tempo mi DISCONNETTO dal bosco, dalla montagna, dalla Terra, dagli animali e dal vento…
Se io mi ABBANDONO AL VIAGGIO nella visione, e per troppo tempo mi unisco ai fiori, alle rocce, alle voci degli umani…
Se io mi DIMENTICO per troppo tempo di me e del presente, della Terra e del mio ruolo…
Allora io MUOIO.
Mi colpirà il fulmine, o mi attaccheranno i parassiti, o le mie radici si indeboliranno e cadrò. Oppure un uomo mi taglierà.
DOVRESTI AVERE PAURA, si.
Perché questo è il primo passo per essere PRESENTE sulla Terra. È la NECESSITÀ che mette in moto l’ATTENZIONE.
Che sia un virus o un maremoto o un malessere… che importa? Io non ho più paura del fulmine che del vento che delle frane… Io so solo che ogni stimolo/paura mi RICORDA di ESSERE PRESENTE.
DOVRESTI AVERE PAURA, si.
E saper ANDARE OLTRE
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